SunLife Scrapbook

We have a dream: un diario quasi quotidiano della vita "sotto il sole"


Lascia un commento

Il castello Aragonese

Nel 1330, successivamente alle mura, venne edificato il Castello Aragonese.
Piazza Castello era anticamente lo slargo antistante al Castello Aragonese, sede del Governatore e della Milizia aragonese, poi sede dell’Inquisizione ed infine caserma e carcere sotto i Savoia.
Nel 1829 si fece uno studio per l’ingrandimento della città fuori porta e ne conseguì un progetto di espansione che prevedeva la costruzione di una nuova piazza e di strade con portici, secondo il modello piemontese.
Risultato fu la costruzione di Piazza d’Italia e dei Portici Bargone e Crispo che collegano con Piazza Castello.
Il Catello fu demolito fra il 1877 e il 1880, sulla area fu edificata la nuova caserma La Marmora (La Brigata Sassari), nel cui cortile sono murati alcuni stemmi provenienti dal Castello.
Popolarmente chiamato “Lu Pianu”, ancora oggi, quasi a voler ricordare l’importanza del vecchio sito, è il punto di partenza della discesa dei Candelieri il 14 agosto.

Prima e dopo

 

Anita


Lascia un commento

Sassari e le mura

Seppur di architettura modesta, le mura hanno pur sempre il privilegio di racchiudere la storia della città.
Il tessuto urbano originario risale al Medioevo: la cinta muraria fu iniziata nel XIII secolo dai Pisani, ripresa dai Genovesi e modificata dagli Aragonesi. A forma pentagonale, era lunga circa due chilometri ed era intervallata da 36 torri a pianta quadrata, tranne una forma cilindrica, chiamata “Turandola” in via Torre Tonda.
Erertte a scopo difensivo, le mura erano originariamente aperte da quattro porte ( S.Antonio-nord, Utzeri-ponente, Castello-sud, Rosello/Macello-levante), che prima della suddivisione in cinque parrocchie (1278), corrispondevano a quattro quartieri.
Caratteristica particolare è il fatto che pressa ognuna delle quattro porte sorgeva una cappella, dove i contadini sostavano in preghiera al mattina prima di recarsi ai campi e la sera al ritorno.
Di queste cappelle di N.S. di Loreto, posta a fianco di Porta Macello, corso Trinità 2 (il piccolo vano con volte a crociera e minuscole gemme è ora occupato da un bar).
Sassari continuò a tenere il tipico aspetto di città murata medioevale fino alla metà dell’800, quando iniziò il processo di espansione urbanistica che vedrà sacrificata la cinta muraria, della quale non restano altro che brandelli sparsi. Ne rimane evidenza nei tratti di mura con stemmi ben visibili in corso Trinità;nella torre merlata quadrangolare di porta Sant’Antonio e nella torre cilindrica di via Torre Tonda.
Invece le quattro porte, Sant’Antonio, Utzeri, Castello e Rosello, corrispondevano inizialmente ad altrettanti quartieri.
E’ proprio nel quartiere di Sant’Apollinare che la tradizione vuole sia nata la città di Sassari (tra i luoghi significativi di questo angolo di città sono Pozzo di Villa, Quadrato Frasso, ove pare abitasse l’ultimo boia).

 

Le mura                                                                                                          Le mura con gli stemmi di Sassari

 

Anita